Quello dell’innovazione tecnologica è un viaggio in cui la meta non è ancora ben definita, ma ciò che più conta sono le scoperte e le conquiste fatte ad ogni tappa.
Ad oggi la tecnologia rappresenta il principale supporto per ottenere soluzioni sempre più accurate e personalizzate in tutti i settori, in particolare in quello della sanità e dell’ortopedia.
Proprio per questo, noi di Porzio, siamo determinati ad affrontare nuove sfide, mettendoci in discussione per il progresso della digitalizzazione e la trasformazione del mondo ortopedico.
Proviamo a raccontarvelo facendo un piccolo passo indietro e focalizzandoci su un’ortesi in particolare: il plantare.
L’iniziale processo di realizzazione dei plantari era interamente manuale. Il Tecnico Ortopedico, con l’utilizzo di schiuma fenolica e gesso, lavorava principalmente esportando il materiale in eccesso per portare alla luce la soluzione per il proprio paziente.
L’avanzamento tecnologico ha portato all’introduzione del sistema CAD-CAM, che, tramite la scansione 3D dell’impronta del piede nella schiuma fenolica e l’utilizzo di macchinari a controllo numerico per il fresaggio del blocco di materiale, ha garantito una progettazione del plantare più precisa. Tale sistema computerizzato ha facilitato il lavoro del tecnico diminuendo gli errori nella realizzazione e ridotto notevolmente i tempi di lavorazione rispetto al tradizionale utilizzo del calco in gesso.
Al fine di ritrovare la soluzione ancora più efficace ed efficiente, era necessario rimediare agli svantaggi dati dall’utilizzo della schiuma fenolica, ovvero: la delicatezza del materiale (si può facilmente rompere o crepare), la malleabilità che a contatto con una pressione eccessiva e non controllata può alterare il risultato, la poca ecosostenibilità del processo di lavorazione in seguito agli scarti prodotti e infine sia la percezione da parte del paziente di pulizia sia il mantenimento di un ambiente di lavoro salubre.
E così in Porzio scelto di introdurre lo scanner plantare 3D, un dispositivo tecnologico progettato per acquisire la forma tridimensionale dell’aspetto del plantare del piede umano.
La precisione ottica dello scanner e la flessibilità del sistema CAD-CAM ci hanno permesso di ottimizzare ulteriormente i metodi di analisi, aumentare la velocità, la qualità e la percezione delle procedure e migliorare l’esperienza del paziente.
Dal primo momento di approccio con i sistemi digitali, abbiamo avuto modo di seguire da vicino l’intero percorso dell’evoluzione del 3D.
Ad oggi stiamo sperimentando anche la stampa 3D del plantare, che a differenza del lavoro di sottrazione dei macchinari a controllo numerico del fresaggio, si basa sull’addizione strato per strato del materiale selezionato, offrendo anche la possibilità di mantenere le caratteristiche desiderate su volumi diversi. Tale processo permette dunque di utilizzare esclusivamente il materiale necessario a completare la geometria richiesta dallo specifico plantare, evitando ogni tipo di spreco.
La stampa 3D consente inoltre un livello di personalizzazione più alto, in quanto permette di lavorare non solo sul plantare ma anche sulle dime delle scarpe al fine di favorire migliori outcome per il paziente.
Queste sono solo alcuni dei vantaggi che ci stanno portando a testare la stampa 3D e a valutarla come soluzione unica per il futuro produttivo della nostra azienda.
La tecnologia della stampa si muove con agilità e il supporto tecnico è in continua evoluzione.
Ad oggi ci si deve muovere verso un’implementazione dell’aspetto progettuale, approfondendo l’utilizzo e l’accoppiamento dei materiali e lo studio delle forme tridimensionali per il rispetto delle condizioni anatomiche reali.