Andrea è un ciclista che ha perso il suo braccio in un incidente in bici. Nonostante l’incidente è tornato in sella con tutte le difficoltà di pedalare con un braccio solo.
Venuti a conoscenza della sua storia, abbiamo colto la sfida e il nostro team dell’area ricerca e sviluppo si è messo a lavoro per realizzare un braccio artificiale che permettesse ad Andrea di pedalare in sicurezza.
Il progetto è partito da una scansione del busto e dalla misurazione dell’arto presente per determinare le angolazioni necessarie per assumere una corretta postura in bici.
A partire dalla scansione del busto, il team ha realizzato una cuffia ancorata al busto di Andrea con un bretellaggio regolabile. Da qui è iniziata la ricostruzione del braccio artificiale.
Il braccio artificiale di Andrea è stato realizzato implementando un ammortizzatore necessario per assorbire le sollecitazioni provenienti dalla strada.
Il gomito del braccio artificiale è stato progettato in modo da consentire diverse posizioni di flesso estensione in base alle posture da assumere in bici. Un passaggio importante per la realizzazione del braccio artificiale è rappresentato dall’attacco al manubrio. Il team ha ipotizzato due possibili soluzioni:
perno sferico: vantaggioso per la varietà di movimenti, ma troppo vincolante al manubrio
attacco a pinza: regolabile in posizione longitudinale e laterale in base alle impugnature del manubrio